La Fondazione De Marchi, all’interno del progetto Un Ospedale Mica Male, è impegnata a finanziare corsi di formazione per il personale sanitario della Clinica Pediatrica De Marchi del Policlinico di Milano.
Ecco la testimonianza della dott.ssa Alessia Rocchi che opera presso il Pronto Soccorso Pediatrico e l’Ambulatorio di Terapia del Dolore della nostra Clinica.
“Ho appena terminato un master a Padova sulla terapia del dolore e le cure palliative pagato dalla vostra Fondazione, e ora ho vinto una borsa di studio dalla SIP per il Master online di bioetica materno-infantile del Bambin Gesù. Questo perchè, oltre al dolore acuto e procedurale in PS, mi vorrei occupare di bambini cronici.Seguo da pediatra insieme ai rianimatori l’ambulatorio di medicina integrata del dolore pediatrico che è attivo dal 2011 presso la Clinica De Marchi del Policlinico di Milano.
Nato per accogliere pazienti cronici e gravemente disabili ai quali fornisce cura e assistenza, l’ambulatorio prende in cura l’intero sistema familiare e costruisce, laddove non esiste ancora, reti di resilienza che permettano alla famiglia una qualità di vita soddisfacente per tutti.
Nel tempo, l’ambulatorio è divenuto punto di riferimento anche per pazienti che presentano sintomi di disagio giovanile ponendo una particolare attenzione al periodo della transizione dall’età pediatrica all’età adulta. Ciò con l’ obiettivo principale di prevenire e combattere l’abbandono scolastico e l’eccessiva
frequentazione della rete e di restituire i ragazzi ad una vita di normali relazioni e di progettualità. Il metodo è quello della relazione e della familiarità, l’unica che permette ai pazienti di sentirsi accolti e non giudicati, in un ambiente carico di benevolenza. La presa in carico, anche per questi pazienti, comprende anche la famiglia
L’ambulatorio è formato da una equipe multidisciplinare di cura composta da medici, psicologi, fisioterapisti, osteopati, letterati, esperti del linguaggio e del web, unità cinofile della scuola italiana cani salvataggio che fanno compagnia i bambini e alle loro famiglie prima e dopo le visite.
L’ambulatorio ha cadenza quindicinale, due volte al mese, attualmente ha in cura 30 pazienti dei quali 12 cronici o gravemente disabili e 18 denominati fisiologici, che presentano cioè sintomi di disagio giovanile. Vengono effettuate complessivamente 150 visite all’anno.
L’ambulatorio collabora con diverse Unità Operative della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Associazioni accreditate presso lo stesso ente.
L’impostazione della strategia farmacologica non prescinde dalla valutazione dell’intensità del dolore, dalle condizioni cliniche, dalla durata prevista della terapia e dalle capacità di adattamento del bambino e della famiglia. Il ricorso ai metodi non farmacologici offre diversi vantaggi in ambito pediatrico poiché il bambino è particolarmente incline ad apprendere e usare le TNF, che risultano in questo modo particolarmente utili e efficaci. Inoltre, non sono costose e sono facilmente attuabili. Alcune metodiche sono semplici e immediate, altre sono più complesse e richiedono competenze specifiche. Le metodiche disupporto e relazione sono intese a promuovere adeguate cure di supporto e sostegno al bambino e alla famiglia mediante processi di informazione – comunicazione – responsabilizzazione mediante il coinvolgimento nei processi decisionali nella valutazione e gestione del dolore. I metodi cognitivi hanno l’obiettivo principale di deviare l’attenzione dal dolore, focalizzandola selettivamente su stimoli differenti, mentre i metodi comportamentali tendono a modificare i fattori emozionali, comportamentali e familiari che interferiscono con la risposta del bambino alla sintomatologia dolorosa. I metodi fisici alterano la dimensione sensoriale del dolore, bloccando gli stimoli lungo le vie nervose. In particolare, l’Elettro Neuro Stimolazione Transcutanea (TENS), ottenuta tramite un dispositivo che rilascia una stimolazione elettrica attraverso elettrodi posti sulla pelle, è indicata per il trattamento del dolore acuto, procedurale, postoperatorio, ricorrente e cronico. Anche l’esercizio fisico e la fisioterapia si sono rivelati utili nel dolore di natura muscolare o reumatologica, mentre le tecniche vicine all’agopuntura che non prevedono l’uso degli aghi, come la digitopressione e il laser, rappresentano un’alternativa valida e non invasiva.
Le procedure invasive diagnostiche o terapeutiche rappresentano per i piccoli pazienti e le famiglie un evento particolarmente stressante e doloroso, dove i timori derivano spesso dalla mancanza di preparazione e informazione nei confronti della manovra, o dal ricordo del dolore e del distress provocati da un’esperienza precedente non adeguatamente gestita. Tali procedure, a seconda della loro tipologia e delle caratteristiche dei pazienti possono essere effettuate in sedazione superficiale, in sedazione profonda o in anestesia generale. É previsto comunque che la sedo-analgesia venga sempre assolutamente effettuata da personale medico specializzato. Dopo la procedura è indispensabile un adeguato monitoraggio strumentale”
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