Tre appuntamenti a teatro per la Fondazione De Marchi.
Il 22, 23 e 24 giugno 2015, al Teatro Carcano di Milano, alle ore 21 andrà in scena Il Giuoco delle Parti di Luigi Pirandello
L’opera con la regia di Enzo Rapisarda è portata in scena dalla Nuova Compagnia Teatrale.
Le serate sono organizzate da COMEDIANS e una quota dell’incasso sarà devoluta alla Fondazione De Marchi ONLUS, si può prenotare direttamente per telefono al numero: 02.83.66.04.29. PREZZO DEL BIGLIETTO 40€
La commedia è tratta dalla novella “Quando si è capito il giuoco” e venne rappresentata per la prima volta a Roma il 6 dicembre 1918 dalla Compagnia Ruggeri-Vergani.
E’ una commedia costruita sul grottesco, sul capovolgimento di situazioni, sull’ironia. Vi si trova l’espressione e la rappresentazione del cosiddetto “sentimento del contrario” da Pirandello esposto nel saggio “L’umorismo” del 1908. Appartiene alla seconda fase del teatro pirandelliano, quando cioè i personaggi decidono di vedersi vivere, di estraniarsi dalla realtà, rifugiandosi nelle centomila maschere foggiate per se stessi e per gli altri. I personaggi principali costituiscono il solito triangolo: moglie, marito e amante, ma non si tratta di un dramma a sfondo borghese, bensì del dramma del protagonista Leone Gala il quale per sfuggire alla tragedia di una vita di dolore, decide di astrarsi, rifiutando i sentimenti e le passioni, assumendo tutta la realtà circostante a logica e ragione. Si diletta di gastronomia e filosofia, disquisendo con il cameriere di nome Filippo, ma non a caso detto Socrate, delle ultime teorie del pensiero di Henri Bergson , in particolare quelle espresse nell’ opera del filosofo francese del 1907: l’ “Evoluzione creatrice”. Egli soffre della separazione della moglie e ancora l’ama, ma riesce a mascherare tutto benissimo, perché “s’è vuotato di ogni passione”, appagandosi del gioco dell’intelletto.La moglie Silia è una donna inquieta, incapace di individuare per sé punti di riferimento, anticipatrice dell’angoscia e della alienazione d’oggi, non sopporta la compostezza e la placida indifferenza del marito. Neppure il rapporto con l’amante né la tanto agognata libertà riescono a dare un senso alla sua esistenza. Il rancore la porta a concepire una rivalsa nei suoi confronti, inducendolo a sfidare a duello il marchesino Miglioriti, responsabile di un’ offesa da lei ricevuta. Ma il logico “giuoco delle parti”, si trasformerà in una razionale vendetta di Leone.
Leone Gala è un tipico personaggio pirandelliano, incarna uno dei tanti raisonneur, individui che cercano in tutti i modi di sottrarsi alla fiumana dei sentimenti che loro malgrado li travolge, mentre cerca di ancorarsi saldamente al baluardo della ragione. “Ma la vita non è un ragionamento” dice Pirandello e anche il più freddo logico ragionatore non può fare a meno di vivere la sua parte di dolore e di pena, inconsolabile e incomunicabile.
Enzo Rapisarda, nell’interpretare il personaggio di Leone Gala, ha impostato la recitazione su registri di testa, che danno origine a un suono monocorde che rasenta quasi la monotonia, per esprimere il disperato tentativo di astrazione del protagonista, tentativo che a tratti si rivela vano quando l’impeto delle passioni lo assale all’improvviso e annulla la sua capacità di dominio.
Personaggi ed Interpreti
Leone Gala Enzo Rapisarda
Silia, sua moglie Rita Vivaldi
Guido Venanzi Domenico Veraldi
Il Dott. Spiga Alberto Latta
Filippo, detto Socrate Michele Bottaro
Barelli Paolo Castellani/Marco Vallarino
Il Marchesino Miglioriti Moreno Pasqualin
Signori ubriachi Giuseppe Fiore/Mario Santagati/Vincent Gaio
La cameriera Anna Rapisarda.
Scenografia e Costumi: Laboratorio N.C.T.
Direzione luci e suono: Marin BulmezConsulenza musicale: Rita Vivaldi
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